Breve intro:
Tutti abbiamo un “cibo preferito” e lo abbiamo per svariati motivi: per il gusto, per le persone che ce lo hanno fatto assaggiare per la prima volta, per il luogo in cui lo abbiamo mangiato, per le sensazioni e i ricordi che esso ci suscita…
Sicuramente per me, nella TOP 10, c’è la focaccia: è da circa un paio d’anni che ho imparato a farla ma mi sono “specializzata” soprattutto nel corso dello scorso anno, durante la gravidanza di una delle mie più care amiche. In quel periodo, per una cosa e un’altra, la compagnia si è riunita spesso tutta insieme a tavola e la focaccia non è mai mancata ad aprire un pranzo o una cena. Scherzando (… Mica tanto!!), dico alla mia amica che la sua bimba è fatta di “amore e focaccia” e, per questo, è la MIA Focaccella.
Insomma, per me la focaccia è molto più di un semplice “cibo”: la focaccia è riunirsi tutti insieme, è chiacchierare, è un antipasto in attesa del primo, è un “apericena” con qualcuno di speciale che ti regala momenti meravigliosamente incredibili, è il perfetto “comfort-food” aspettando un messaggio o una persona che non arriva.. Ecco, sicuramente quando faccio la focaccia ci metto molto di più della farina, dell’acqua e del lievito… Quando faccio la focaccia ci metto parte di me stessa.
La focaccia alla genovese (in dialetto “fügassa”) è un prodotto tipico del capoluogo ligure. Tra le tante particolarità di questo lievitato, le più importanti sono due: la prima, è che deve risultare lucida d’olio (meglio se ligure… E meglio ancora se fatto in casa!!!); la seconda, invece, risiede nel tempo di lievitazione: secondo il Presidio Slow Food, questa non dovrebbe essere inferiore alle 8 ore (questa versione, ovviamente, è più veloce!!).
La versione della ricetta che vi presento viene da GialloZafferano: io scelgo di impastarla sempre a mano perché, avendo a che fare con un impasto dalla consistenza piuttosto appiccicosa, trovo che sia più comodo. Per quanto riguarda la lievitazione, io non metto l’impasto in forno ma tendo a seguire il procedimento che uso per il pane.
Difficoltà: bassa
Tempo medio: 3 h.
Ingredienti (per una focaccia dalle dimensioni di una placca da forno):
- 600 g di farina Manitoba;
- 400 ml di acqua tiepida;
- 140 ml di olio extravergine d’oliva
- 25 g di lievito di birra;
- 15 g di sale;
- 2 cucchiaini di zucchero (in alternativa, 1 di malto);
- sale grosso q.b. (opzionale);
- rosmarino q.b. (opzionale).
Procedimento
- Sciogliere il sale nell’acqua tiepida e aggiungere i due cucchiaini di zucchero, 40 ml di olio e mescolare per qualche minuto;
- versare metà nella farina ed impastare fino ad ottenere un impasto liscio e abbastanza liquido.
- Aggiungere il lievito e mescolare per due minuti circa.
- In seguito, aggiungere i restanti 300 g di farina e terminare l’impasto.
- Rivestire la placca del forno di carta da forno e versare poi 50 ml di olio più o meno al centro della placca.
- Versare poi l’impasto, lavorarlo appena e spennellarlo con l’olio presente sulla placca.
- Coprire poi l’impasto con un canovaccio e mettere a lievitare in una stanza calda e senza correnti d’aria per circa 2 ore.
- A lievitazione completata, preriscaldare il forno a 200° (io uso, come per tutti i lievitati, la modalità “forno a legna”, ma lo statico si presta sempre comunque bene!!);
- stendere l’impasto per tutta la larghezza della placca da forno, ricoprirlo poi con i restanti 50 ml di olio rimasti, provvedendo a pressare l’impasto con i polpastrelli (per dare la “forma bucherellata” tipica della focaccia);
- cospargere la superficie di sale grosso e rosmarino.
- Quando il forno avrà raggiunto la temperatura, spruzzare la superficie della focaccia con un pò d’acqua.
- Cuocere per 15 min.
*Breve info: decidete voi se guarnire la vostra focaccia con sale e rosmarino, molte persone preferiscono la versione “liscia”. Può essere servita come antipasto, ma anche essere un ottimo secondo: una sera l’ho provata con lo stracchino… Abbinamento ultra consigliato!! ;)*
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